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Corriere della Sera

Svuota una cantina e ci trova un tesoro : 

Bottiglie pregiate per un valore di 100mila euro

La scoperta del titolare del ristorante Yard: «Un'emozione»

Quando ci si accinge a sgomberare una cantina ci si aspetta di trovare cianfrusaglie e oggetti di poco conto conservati dal nonno per una possibile evenienza che non arriverà mai. Non è questo il caso di Jacopo Natale, titolare del ristorante Yard di corso Cavour, che in una cantina ha trovato un tesoro. Un valore complessivo stimato di centomila euro, dato da oltre centoventi bottiglie di vino pregiato di annate che spaziano dal 1981 a un decennio fa. Oltre un centinaio le etichette repertate provenienti, per lo più, da cantine del nostro territorio ma anche da altre zone del Veneto e dalla Toscana. «Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata da un amico, - racconta Natale - mi chiedeva di aiutarlo a svuotare la cantina di suo padre, mancato di recente. Mi sono recato nella sua cantina sapendo che avrei trovato diverse bottiglie di vino ma non mi sarei aspettato di trovarmi davanti a delle pietre miliari dell'enologia. Quando ho visto le prime bottiglie conclude il titolare dello Yard - mi sono emozionato». Protette con la carta di gior-nale, quelle bottiglie costituiscono la fotografia di un'epoca che ha fatto la storia del vino veronese e non solo.

L'emozione di Jacopo è ancora palpabile mentre racconta questa storia: «Le bottiglie che abbiamo trovato erano state conservate in modo impeccabile, alcune sono esemplari unici, mai messi in commercio in quanto appartenenti ad annate ed esperimenti di alcune cantine. Il che significa sottolinea Natale che alcune bottiglie non hanno mai visto la luce». Non solo, diverse etichette recano una dedica particolare e personale al padre dell'amico di Natali che ha conservato questo piccolo tesoro con una cura e una passione che farebbe invidia al più professionale dei collezionisti di vini. «Nemmeno un graffio o un'etichetta scolorita continua il ristoratore. Le bottiglie sono state conservate lontano da fonti  luminose, in un ambiente protetto e al riparo anche da inquinamento acustico». Perché, il vino è vivo, sensibile alla luce, alla temperatura e anche alle vibrazioni sonore. 

Tante le etichette appartenenti a cantine note nel nostro territorio. Fra le altre: le cantine vinicole Quintarelli di Negrar, Dal Forno Romano di Illasi e Marion di Marcellise; ma non mancano bottiglie provenienti da altre regioni, in particolare dalla Toscana. «E bello vedere come siano cambiate le etichette negli anni dice Natale. Una chicca che abbiamo scoperto riguarda un Amarone del '91 di Quintarelli per il quale è stata utilizzata una bottiglia da spumante». Marco, lo chef de range - il cameriere responsabile di una specifica area della sala - ci mostra con l'orgoglio di chi svolge con passione il proprio lavoro, le bottiglie che fanno bella mostra di sé nel locale. «Per me è un onore - afferma Marco - poter spiegare un Amarone del 1981, un Valpolicella del 2001 0 un Recioto del 1983».

Si, perché da ieri sera il menù dello Yard si è arricchito di una nuova carta vini. «Collezione Privata» è il titolo della proposta enologica. Evocativo il sottotitolo: «Capolavori del tempo».

Corriere della Sera - 03 Luglio 2025

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